sabato 17 dicembre 2011

Vali e Wilson vanno a DC

Oggi, grazie a Tina che mi ci ha portato in macchina, sono andata a Washington!! Che qui chiamano ovviamente solo DC.
La giornata era decisamente freddina (42°F, circa 5°C), ma camminando un pochetto ci si scaldava.. anche il Gingerbread latte con panna che ho preso da starbucks ha aiutato.
Ed ecco le foto di me e Wilson a DC (Tina ha detto che Wilson è decisamente carino).
Qui siamo davanti al retro della White House... che è più comodo per le foto perché si arriva più vicino.

Infatti qui siamo davanti al davanti ed è lontanissimo dal cancello.

Eccola qui la White House... Obama non sono riuscita a fotografarlo, ma ha gradito molto la compagnia di Wilson...


Washington Monument e National Tree: l'albero di Natale della Casa Bianca, a detta degli americani quest'anno davvero orribile... in effetti non posso dargli torto, è pure sbilenco... l'albero in centro a Bassano è almeno due volte più grande.

 Ed eccoci davanti al Washington Monument.


World War II Memorial

 Lincoln Mausoleum in lontananza e Reflecting Pool in ristrutturazione.

Vietnam Veterans Memorial. E per chi come me e la mia famiglia guardava il "JAG", questo ricorda tutte le puntate in cui Harmon Rabb andava a vedere il nome del padre scritto sulle lastre.



Ed ecco qui la lista di nomi, riflessa si vede anche la mia immagine. Per chi ha parenti qui c'è un libro per trovare dov'è il nome corrispondente nelle varie colonne e anche carta e matita per poterlo ricalcare.
Lincoln Memorial.
 Io e Wilson al Lincoln Memorial.

Il Washington Monument e la Reflecting Pool (in lavorazione) visti dal Lincol Memorial.
Ed eccolo Lincoln.

Discorso di Lincoln.

E quello in lontananza è il Thomas Jefferson Memorial.

Martin Luther King Jr. Memorial


Korean War Veteran Memorial

Dopo la passeggiata siamo andati a mangiare al Busboys & Poets, dove ho mangiato le Sweet Potatoes Fries (mmmmmmm) e una Spinach and Wheat Berry Salad che era troppo buona, adesso mi segno la ricetta per fare il ginger sesame vinaigrette e poi me la faccio da me.

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