Una bassanese a Baltimora: Cherry blossom 1/di più parti

Devo dividere questo resoconto sulla mia gita a Washington a vedere la fioritura dei ciliegi in più parti perché stasera fa caldissimo e ho paura che il computer fonda. Infatti qui siamo improvvisamente passati all'estate e il termostato a casa mia stasera segna 29°C (o 85°F, fa paura in entrambi i casi...).
Due settimane fa nevicava, io non ho parole...

Intanto un po' di storia...
Perché ci sono dei ciliegi giapponesi nella capitale americana? (da qui in poi la chiamerò DC che faccio prima a scrivere e anche perché qui la chiamano così, DC sta per District of Columbia, lo stato-non stato che contiene Washington).
Nel 1912 l'allora sindaco di Tokyo decise di regalare 3000 ciliegi giapponesi a DC come simbolo di amicizia tra i due paesi. Alla cerimonia dell'interramento (non mi viene una parola migliore al momento) degli alberi partecipò la moglie dell'allora Presidente Taft e la moglie dell'ambasciatore del Giappone. Quindi da allora ogni anno al festival della fioritura dei ciliegi la first lady in carica è praticamente la madrina di tutto il festival e ogni tanto si fa promotrice di piantare qualche nuovo albero, come ha fatto,per esempio, l'anno scorso Michelle Obama, per celebrare i 100 anni dei ciliegi di DC.
Oltre agli alberi gli americani hanno anche preso la tradizione di andare a vedere i ciliegi in fiore, come in Giappone.
Peraltro la mia collega che ha vissuto in Giappone mi diceva oggi, che lì, dato che hanno 6-7 varietà diverse di ciliegi che fioriscono in tempi diversi, possono ammirare la fioritura degli alberi dai primi di marzo fino a fine aprile.
Quelli più belli sono della varietà Yoshino che sono quelli piantati attorno al Tidal Basin, ma anche a DC ci sono diverse varietà... non chiedetemi la differenza che non sono entrata così in dettaglio nello studiare gli alberi.

Veniamo alla mia gita, ho deciso di prendermi il lunedì libero e andare a DC perché i ciliegi nel weekend non erano ancora in piena fioritura.